terça-feira, 8 de maio de 2012

Perché l’8 maggio, festa di San Michele, si fa la supplica alla Madonna di Pompei?

Perché l’8 maggio, festa di San Michele, si fa la supplica alla Madonna di Pompei?
Perché l’8 maggio, festa di San Michele, si fa la supplica alla Madonna di Pompei?Il Beato Bartolo Longo ebbe un sincero e filiale amore verso la Vergine Maria, venerata in Pompei con il titolo del SS. Rosario, e nutrì una vera ed autentica devozione verso l’Arcangelo Michele che dichiarò essere “il naturale protettore” della Valle di Pompei e delle opere pompeiane. Il beato Longo volle che 2 volte l’anno si facesse la supplica in modo solenne alla Vergine del Rosario di Pompei: la prima domenica di ottobre che è il mese del rosario e l’8 maggio che è la festa dell’apparizione dell’arcangelo san Michele al Monte Gargano nelle Puglie, regione di cui il Longo era originario. E’ lo stesso Bartolo Longo che, nel 1907, in una lettera indirizzata al P. Alberti Lepidi, maestro del sacro Palazzo Apostolico in Roma, ci dà la spiegazione della sua devozione all’Arcangelo Michele (cf. anche il cap. VIII del libro di B. Longo Storia del Santuario di Pompei, Edizione del 1954). Riportiamo il testo di Bartolo Longo del 1907: “Perché scegliemmo S. Michele a Difensore e Custode del Santuario di Pompei? ...
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Novena in onore di San Michele a cura di Don Stanzione
Novena in onore di San Michele a cura di Don StanzioneA tutti i cattolici devoti del principe degli angeli, lettori dei miei articoli su vari siti offro questa semplice novena in onore dell’Arcangelo Michele da farsi dal 20 al 29 settembre. La novena è una pratica pia di particolare devozione verso un santo, della durata di 9 giorni consecutivi precedenti la festività da celebrare, che ha il fine di prepararsi a commemorare una grazia o di ringraziare per una grazia ricevuta. Chiediamo a San Michele con questa novena il dono dell’umiltà e della fortezza nella fede: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. - O Dio, vieni a salvarmi. - Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. CREDO Io credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli inferi, ...
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Qui ut Deus !
Qui ut Deus !Dopo l'adorabile nome di Gesù, "che fa flettere ogni ginocchio in cielo, sulla terra e negli inferi"; dopo il nome soave e benedetto di Maria, profumo di salvezza da cui esala la grazia divina, dice Sant'Ambrogio, è il nome più degno di rispetto quello del glorioso principe delle celesti falangi ? Michael o Michele significa: Chi è simile a Dio? Quis ut Deus? MICHAEL è un nome di potenza e di vittoria. Come un re nobilita sul campo di battaglia il generale che ha validamente combattuto per la sua causa, così Dio ha voluto che il grido di guerra, il grido di umiltà e di amore del valoroso arcangelo contro Satana, diventi suo titolo di nobiltà. A questo nome di Michael , a questa parola folgorante: Quis ut Deus? L'orgoglioso Lucifero e la sua truppa ribelle caddero, rapidi come il fulmine, nell'abisso scavato dalla vendetta divina. Michael! Chi è come Dio? Nome sublime, dice il cardinale Desprez, che racchiude tutto il culto che la creatura deve al suo Creatore, nome che contiene in sostanza gli atti di Fede, di Speranza, ...
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Motivi del culto di San Michele
Motivi del culto di San MicheleNon solamente la Chiesa invita i fedeli ad essere devoti a San Michele, ma lo guarda come suo potente protettore, e lo invoca sovente nelle sue preghiere. Ha anche stabilito due feste solenni in suo onore: l'8 maggio ed il 29 settembre di ogni anno. Depositaria delle rivelazioni divine, essa sa che questo glorioso principe delle milizie celesti presiede, grazie a Dio, ai destini dei popoli cristiani, e che il suo celeste intervento è una fonte inesauribile di grazie nell'ordine fisico, morale e spirituale. Così essa raccomanda con insistenza la devozione a San Michele, il più capace di sterminare quelle sette maledette, figlie di Satana, che corrompono il mondo con le loro sovversive dottrine, la loro empia propaganda, la loro nefasta influenza sugli spiriti ed i cuori. Ascoltiamo i santi parlarci di questa devozione: "Lo zelo della nostra devozione a San Michele, dice San Dionigi, è come la misura della nostra personale santificazione e per la santificazione delle anime. - negligere questa devozione, ...
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L’Arcangelo San Michele - Capo della Milizia
L’Arcangelo San Michele - Capo della MiliziaL’Arcangelo San Michele è presso i cristiani il più universalmente citato e venerato in mezzo a tutte le creature celesti e terrene dopo la Vergine Maria, alla quale sarà spesso associato. Lo è a diversi titoli, concordemente con altri come messaggero del Signore, quasi solo come protettore delle anime e loro introduttore in Cielo, solo di fatto come capo della milizia celeste nella lotta contro Satana e gli angeli decaduti. Nella iconografia dell’Occidente, egli appare allora fin dall’inizio del Medio Evo, il più sovente da vincitore del Demonio: è così che egli domina gloriosamente il nostro Monte San Michele in Francia. Ma in abbastanza numerosi casi, curiosamente e quasi contraddittoriamente se lo si pensa, egli è anche il pesatore delle azioni e delle anime presso le quali sta per decidere la loro sorte, in principio abbastanza manicheo. Inferno o Regno degli eletti. Egli è allora in qualche modo come il sostituto del Giudice. Ed è in quest’ultimo ruolo, mai attestato nelle Scritture, ma spesso e ...
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L'8 Maggio: apparizione di San Michele al Gargano. Bugnini inspiegabilmente l’ha declassata!
L'8 Maggio: apparizione di San Michele al Gargano. Bugnini inspiegabilmente l’ha declassata!In moltissimi paesi specie dell’Italia meridionale l’8 maggio si festeggia ancora con grande partecipazione di popolo la festa dell’Apparizione di san Michele al monte Gargano in Puglia. Dopo la riforma liturgica del Vaticano II che ha scontentato tutti, purtroppo la festa dell’8 maggio che per secoli aveva avuto un carattere universale è stata ridotta per colpa di Mons. Annibale Bugnini e del suo staff di pseudoliturgisti a semplice memoria locale della Chiesa Sipontina “Gelasio autem primo Pontefice Maximo, in Apulia, in vertice Gargani montis, ad cujus radices incolunt Sipontini, Arcangeli Michaèlis fuit illustris apparitio” (Sotto il pontificato di Gelasio I, in Puglia, sulla vetta del Monte Gargano, alle cui radici abitano i Sipontini, avvenne la celebre apparizione di S. Michele Arcangelo). Così il Breviario Romano dell’Ufficio Divino dell’8 Maggio iniziava con tono solenne il racconto dell’apparizione sul Gargano dell’Arcangelo Michele. In verità il 490, anno in cui si suole comunemente ...
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San Michele sul Monte Gargano - Apparizione dell'8 Maggio
Apparizione di San Michele sul Monte Gargano - 8 MaggioI primi cristiani fecero certamente ricorso, nelle loro preghiere, all’intercessione degli spiriti celesti, come attestano le più antiche liturgie ed i Padri della Chiesa. “Gesù Cristo ed i santi Angeli ci assistono in tutte le nostre azioni”, scriveva il martire Nemesio a San Cipriano. “Prego i buoni Angeli di ricevere l’anima mia nell’ora della mia morte”, diceva San Gregorio di Nazianzio. Ma non vi fu nessuna festa in onore degli spiriti beati, durante i primi quattro secoli dell’era cristiana, ossia fino a che il Cielo diede esso stesso il segnale di un culto pubblico e solenne, con un’apparizione dell’Arcangelo San Michele. Questa apparizione ebbe luogo l’8 maggio 492, sotto il pontificato di Gelasio I, sul monte Gargano, oggi Monte Sant’Angelo,nelle Puglie, in Italia. Un ricco abitante di Siponto aveva le sue mandrie a pascolare sui fianchi del monte Gargano. Un giorno, nascondendosi all’occhio dei bovari, un toro scomparve. Dopo molte ricerche, lo si ritrovò infine sulla cima più scoscesa della montagna, all’entrata ...
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Papa San Gelasio I e la grotta del Gargano
Papa San Gelasio I e la grotta del GarganoIl 21 novembre la Chiesa fa memoria liturgica del papa Gelasio I. C’è chi ha sostenuto che Gelasio fosse un nero africano, sulla base del fatto che il Liber Pontificalis dice chiaramente che fu un “natione Afer”, ovvero africano di nascita. Gelasio però s’è definito in uno scritto “Romanus natus”, nato romano: questo testimonia come egli fosse originario della zona che i romani definivano Provincia Africana, corrispondente all’attuale Maghreb, la cui popolazione indigena, berbera, è di pelle bianca. Prima di divenire Papa, Gelasio veniva spesso incaricato dal suo predecessore Felice III della stesura di documenti papali. La sua elezione, il 1 marzo 492, rappresentò quindi un episodio di continuità. Egli infatti ereditò le lotte di Felice con l’Imperatore e con il Patriarca di Costantinopoli, e le esacerbò insistendo sulla retta interpretazione della dottrina Cristiana. La separazione dall’Imperatore e dal Patriarca di Costantinopoli era inevitabile dal punto di vista occidentale, poiché questi avevano abbracciato l’idea ...
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Il Santuario di San Michele del Gargano è finalmente patrimonio dell’Unesco
Il Santuario di San Michele del Gargano è finalmente patrimonio dell’UnescoDal 25 giugno 2011 il Santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo nelle Puglie che il principe degli Angeli scelse e consacrò di sua mano perché fosse per tutti luogo di pace e di perdono, “Casa di Dio e Porta del cielo”, per decisione dell’apposito Comitato è divenuto patrimonio Mondiale dell’UNESCO, inserito nel sito seriale intitolato “I Longobardi in Italia, I luoghi del potere (568 -774 d.C. ). Si tratta di un prestigioso e non comune traguardo raggiunto poiché i beni compresi nel sito, frutto di una rigorosa ed accurata selezione, rappresentano, ognuno per la propria tipologia specifica, il modello più significativo o quello più conservato tra le numerose testimonianze diffuse sul territorio nazionale e, nel loro insieme, rispecchiano l’universalità della cultura Longobarda al suo apice. Un riconoscimento, quindi, quello dell’UNESCO, che mette fine ai concetti di “decadenza”, “fine della civiltà”, e “barbarie” che venivano generalmente associati all’età che va dalla caduta ...
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